La sensazione è stata percepibile fin dalla scorsa estate, quella del 2020, quando, prematuramente, ci è sembrato di essere fuori dall’emergenza sanitaria. Già allora, la crescita di interesse verso le attività dell’escursionismo in genere si è dimostrata forte, così come la propensione agli acquisti di calzature e abbigliamento da trekking. Donne e uomini che fino ad allora avevano concepito le vacanze estive quasi esclusivamente su spiagge e dintorni, spinti dal bisogno di ampi spazi e distanze garantite, hanno scoperto l’outdoor in montagna e lo hanno fatto soprattutto camminando.
Da qui al trekking, ce ne passa, ma il seme è stato gettato e ora, a confermare questa tendenza in atto verso la vacanza attiva, ci sono anche i numeri di molteplici ricerche e sondaggi che ci dicono che, in un anno, da maggio 2020 fino ad ora, la pratica delle attività escursionistiche in Italia è cresciuta del 134%! (@Whikylock), più di ogni altra disciplina. Quello che non è stato possibile raggiungere con l’educazione e la promozione in svariati decenni, il virus lo ha concretizzato in un anno: se non altro, in mezzo allo sfacelo causato, un punto di positività.
Le stime delle aziende del settore, delle località turistiche e le indagini di mercato sono concordi nell’affermare che questa estate alle porte sarà da record e che sui sentieri delle nostre valli si troveranno a marciare schiere di nuovi appassionati, di ogni ordine e grado, con livelli di preparazione fisica e attrezzature differenti e, in molti casi, non ancora conoscitori delle modalità di approccio alla natura e dei potenziali rischi connessi.
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Non vi resta che continuare a leggere questo articolo, informarvi e partire. Ma siamo anche curiosi: diteci cosa farete quest’estate (ci vogliono 15 sec.), così sapremo quali argomenti trattare più spesso:
