AMSI – Associazione Maestri Sci Italiani e COL.NAZ. – Collegio Nazionale dei Maestri di Sci Italiani, in rappresentanza e tutela degli oltre 15.000 Professionisti della Neve e le oltre 400 Scuole Sci, sono al lavoro con gli Enti della montagna e degli sport della neve per definire un Protocollo da inviare nelle prossime settimane al Governo.
L’obiettivo, che s’intende perseguire con la massima attenzione per l’attività Professionale dei Maestri di Sci, è di fornire tutte le informazioni e i Protocolli (già peraltro predisposti e ricevuti dal CTS durante nell’autunno 2020 per la stagione 2020.21) necessari per la ripresa dell’attività turistica invernale la prossima stagione, tra cui ovviamente l’attività essenziale d’insegnamento verso i turisti dello sci (alpino e nordico) e snowboard.
Primo importante passaggio, in vista della “stesura” del Protocollo, è avvenuto mercoledì 30 giugno presso la sede milanese della FISI. All’appuntamento in agenda erano presenti oltre al Presidente FISI Flavio Roda (promotore dell’iniziativa), in rappresentanza dei Professionisti della neve Gianni Poncet (Vicepresidente vicario dell’AMSI) e Giuseppe Cuc (Presidente Collegio Nazionale Maestri di Sci), poi Valeria Ghezzi (Presidente dell’ANEF, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari) accompagnata da Renzo Minella, la Commissione Medica FISI con il Presidente Andrea Panzeri e i dottori Giovanni Montani e Simone Porcelli insieme a una rappresentanza degli omologatori di pista con Ernesto Rigoni ed Elena Gaja.
In esito all’incontro è emerso, con grande chiarezza, anche con il conforto di una pluralità di dati raccolti nei diversi ambiti delle attività rappresentate al tavolo: lo sci è uno sport che può essere considerato sicuro. Tutte le attività consentite dalla normativa, regimentate con appositi protocolli, si sono svolte in pressoché totale assenza di criticità, questo a evidente testimonianza che gli sport della montagna sono assolutamente percorribili.