Il terremoto del 24 Agosto e la successiva scossa del 30 Ottobre 2016 hanno cancellato l’antico borgo marchigiano di Arquata del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno), che a quattro anni dal tragico evento si trova ancora in una situazione critica.
Federica Anastasi è l’autrice del contenuto che segue che racconta il lavoro di riapertura di alcuni sentieri nella zona terremotata di Arquata del Tronto.
#camminarquata e la ricostruzione dei sentieri 
Arquata del Tronto è l’unico comune in tutto il territorio Europeo ad avere la fortuna di essere compreso all’interno di due parchi nazionali: Monti Sibillini a nord, Gran Sasso e Monti della Laga a sud. Arquata è uno dei comuni più colpiti dal sisma del 2016; considerato zona rossa da quattro anni, sta ancora facendo i conti con ricostruzioni lente, spopolamento e mancata ripresa economica.
Arquata Potest è il nome dell’associazione nata da alcuni giovani del luogo con l’intento di dedicare in maniera volontaria parte del loro tempo alla ripresa del territorio ripartendo da ciò che più li lega alla loro terra, la bellezza della natura che li circonda. #camminarquata è il principale progetto dell’associazione che si pone l’obiettivo di recuperare i percorsi che uniscono Arquata del Tronto ai comuni limitrofi; in soli quattro anni sono stati recuperati più di 50 km di sentieri che si snodano tra le meraviglie dei Monti Sibillini.
Ve ne parliamo qui sulla pagina di Outdoortest.it perché quello che hanno fatto questi giovani è molto di più di quanto detto finora. Nella pagina web di Arquata Potest hanno reso disponibili le informazioni su tutti i sentieri del territorio, descrizione dettagliata degli itinerari, gradi di difficoltà, tracce GPS e video correlati. I sentieri sono generalmente accessibili a tutti e si sviluppano lungo l’appennino centrale. Tutti i percorsi sono stati tracciati e risultano ben segnalati. Per chi volesse la compagnia di un esperto durante il trekking, l’associazione mette a disposizione una guida escursionistica.
L’obiettivo finale dell’associazione è quello di realizzare un grande itinerario ad anello (G.A.D.A. – Grande Anello di Arquata) che possa collegare tutti i territori vicini ed inserire i propri tracciati in cammini di grande rilievo nazionale come Sentiero Italia ed il Cammino delle Terre Mutate. Quest’ultimo percorre 257 km nel cuore dell’Appennino, unendo Fabriano – la città della carta – all’Aquila. Gli amanti dei trekking medio – lunghi apprezzeranno molto la possibilità di percorrere alcune tracce lungo i sentieri di #camminarquata e di scoprire le bellezze del territorio.
Saranno accontentati anche gli amanti dell’alta montagna che passeranno per Arquata; questa si trova infatti in una posizione tattica, a 20 minuti da Forca di Presta, punto di partenza per uno dei trekking più conosciuti del centro Italia, quello del Monte Vettore (2476 m s.l.m.) e dei Laghi di Pilato. Stiamo parlando di uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini, un bacino glaciale che ospita un endemismo unico al mondo, il Chirocefalo del Marchesoni. Ed ancora, gli arrampicatori potranno approfittare della zona di Colle San Marco, poco distante da Arquata, una delle mete più frequentate dagli appassionati (qui disponibile l’elenco delle vie).
Sono numerose le attività sportive che possono essere svolte nel territorio di Arquata, la quale vanta molti e variegati sentieri per mountain bike, noleggio e-bike, percorsi battuti da appassionati di trail running, maneggi per suggestive passeggiate a cavallo e molto altro. Di seguito mettiamo a disposizione il link del sito web di Arquata Potest per chiunque fosse intenzionato a prendere parte ai prossimi interventi di pulizia, interessato a scaricare le mappe GPS dei sentieri, o unirsi ai trekking organizzati: www.arquatapotest.it.
Comunicato a cura di Federica Anastasi.
