outdoortest.it GUIDA ALL'ACQUISTO DEI TUOI ATTREZZI SPORTIVI
OUTDOORTEST

TORNA AL MAGAZINE

Come scegliere il kit da ferrata giusto per te.

Il mondo verticale ti ha catturato e hai scelto le ferrate per scoprirlo? Noi ti aiutiamo nella scelta del kit scomponendo componente per componente!

Scritto il
da Luca Tessore

Se vi capita spesso di rimanere col naso all’insù ad ammirare scalatori su pareti rocciose che sfidano la gravità, allora probabilmente vi sarete chiesti da dove poter iniziare a prendere confidenza con il mondo verticale, e molto probabilmente la risposta l’avete trovata nelle ferrate! Se non avete ancora tutta l’attrezzatura e non sapete da che parte iniziare, un aiuto ve lo diamo noi partendo dal kit da ferrata più adatto alle vostre esigenze.

 

Foto di Deny Nevozhai (Unsplash).

 

Com’è composto un kit da ferrata.

L’imbrago

Si parte dall’imbrago: questo può essere intero o basso. In commercio troverete principalmente imbraghi bassi, per intenderci quelli classici da arrampicata con la caratteristica cintura in vita e i cosciali.

Imbrago intero: in questo caso l’imbrago avvolge sia le cosce che la parte alta del busto, il baricentro è nella zona bassa dello sterno. In caso di caduta o svenimento evita il ribaltamento, mantenendo il corpo in posizione eretta. Il ribaltamento, in caso di caduta, è più probabile quando si portano zaini pesanti. Aspetto non di poco conto riguarda la difficoltà se non impossibilità nel cambio indumenti, per togliere o aggiungere uno strato si deve praticamente togliere l’imbrago con conseguenze in termini di sicurezza.

Imbrago basso: la versatilità di utilizzo e la libertà di movimento hanno sicuramente inciso sulla sua espansione rispetto all’intero. In questo imbrago il baricentro si ritrova nella zona centrale del bacino, in caso di caduta, c’è la possibilità di ribaltamento. A differenza dell’imbrago alto, l’imbrago basso non impedisce il cambio indumenti.

Se siete degli attenti osservatori vi sarà capitato di notare qualche piccola differenza tra gli imbraghi bassi venduti in alcuni kit da ferrate, con quelli più tecnici per l’arrampicata. L’attenzione ricade principalmente sull’anello di servizio in posizione orizzontale nell’imbrago venduto in alcuni kit ferrata e in posizione verticale in quello classico da arrampicata a cui si aggiungono i due passanti per la legatura. Queste sono utili in arrampicata per fare il classico “nodo delle guide” e allo stesso tempo avere l’anello di servizio libero per le altre manovre di corda.

Infine nell’imbrago tradizionale da arrampicata ci sono più anelli porta materiali, indispensabili nell’arrampicata classica o nell’alpinismo, per trasportare rinvii, nut (dadi), friend, etc.

Set da ferrata Kinetic Gyro Rewind Pro di CAMP.: caratterizzato dall’assorbitore d’energia a lacerazione variabile, dai moschettoni Horai estremamente sicuri e funzionali e dal sistema brevettato Gyro che impedisce l’attorcigliamento delle fettucce. Imbrago Topaz Plus CAMP.

 

Ora per continuare la così detta catena di sicurezza serve un dissipatore che insieme ai moschettoni e ai bracci di collegamento formano il set da ferrata.

Nell’arrampicata è la corda dinamica ad essere incaricata all’assorbimento dell’energia, fermando il climber in caso di caduta, con una decelerazione graduale.

Nelle ferrate il set è stato studiato per fornire lo stesso risultato di assorbimento evitando così bruschi arresti che potrebbero essere traumatici per il climber. Il sistema di dissipazione dell’energia serve proprio per questo, in caso di caduta se ci si legasse con una fettuccia normale senza alcun sistema di dissipazione il rischio sarebbe quello di andare incontro a lesioni causate da un arresto violento.

Il cuore del kit da ferrata come si può intuire risiede proprio nel dissipatore, oggi il miglior sistema in grado di superare i test ed essere conforme alla normativa di riferimento (EN958:2017), è quello a lacerazione; una fettuccia che sta nel palmo di una mano, con un sistema di cuciture, che in caso di caduta si rompono assorbendo l’energia. Dopo una caduta il set da ferrata non può più essere utilizzato, per questo motivo sarebbe buona norma avere delle valide alternative per terminare la ferrata o uscire dal percorso in sicurezza come un set di scorta o un compagno in grado di assicurarti dall’alto, dotato di spezzone di corda e discensore.

Per i “nerd” del verticale un piccolo schema delle forze in gioco in una caduta su una ferrata vs arrampicata.

Come calcolare il fattore di caduta. Questo schema evidenzia come in una ferrata più ancora che in arrampicata la forza in gioco in seguito ad una caduta può essere molto alta. Nelle ferrate il climber in caso di caduta va incontro ad una forza tendenzialmente superiore rispetto ad una caduta in arrampicata, la cui energia viene in parte assorbita dalla corda dinamica, dalla lunghezza della corda coinvolta, dagli attriti che questa genera con i rinvii e dal sistema di assicurazione.

Bracci di collegamento

Stiamo parlando delle fettucce che collegano il dissipatore ai moschettoni. Queste possono essere elastiche o rigide. Quelle che vanno per la maggiore oggi sono quelle elastiche, in quanto sono di minor intralcio proprio per la loro capacità di potersi allungare e accorciare in relazione alla distanza dal cavo/catena. In alcuni modelli possiamo trovare un sistema che eviti il fastidioso attorcigliamento delle fettucce permettendoci di risparmiare tempo e fatica e guadagnare in sicurezza.

Sistema anti-attorcigliamento brevettato GYRO, CAMP.

 

I moschettoni

Siamo arrivati al punto finale del kit, i moschettoni sono la componente che più maneggerai durante le uscite, quindi meglio scegliere un set che li abbia il più ergonomici e pratici possibili. I moschettoni di un set da ferrata possono essere di una sola categoria, i così detti moschettoni k (da klettersteig=via ferrata). Questi si differenziano dagli altri moschettoni utilizzati in arrampicata in quanto l’apertura deve essere maggiormente facilitata e soprattutto devono resistere a una maggiore forza in caso di caduta. I moschettoni k possono essere a “ghiera con molla” oppure a “a doppia leva”. Questi ultimi possono essere ancorati con facilità sul cavo della ferrata senza dover azionare la ghiera; con il palmo si preme il dorso del moschettone facilitando così l’ancoraggio al cavo. In generale un moschettone da ferrata ci aiuta quando è piuttosto grande, facilitandoci nella messa in sicurezza.   

Sentiero sosat (Bocchette basse)

 

Il kit da ferrata non è finito qui. Non meno importante quando si sceglie di praticare questo sport è il casco. Questo ci proteggerà non solo dagli eventuali detriti che possono cadere dall’alto e in caso di caduta da eventuali urti contro la parete, ma anche in caso di passaggi particolarmente contorti dalle “zuccate” che si possono prendere durante la progressione contro rami, rocce, etc…

Infine, non dimentichiamo di proteggere le mani. Sebbene molti affrontino le ferrate a mani nude, è sempre consigliato utilizzare dei guanti specifici. Non tutte le vie ferrate sono in buone condizioni, talvolta anche solo una piccola ferita a causa di un cavo sfilacciato può dare problemi durante l’escursione, quindi considerare i guanti nel kit non è male!

Note sulla normativa

La norma dei set da ferrata, l’EN958:2017 è entrata in vigore da maggio 2017. Questa prevede che il set sia idoneo a dissipare cadute sia a coloro con peso non inferiore a 40 kg (esclusa l’attrezzatura) sia a coloro con peso non superiore a 120 kg (inclusa l’attrezzatura). L’antecedente norma l’EN 958:2006+AI:2010 si basava su un solo peso di riferimento (80 kg).

Attualmente si possono ancora trovare in commercio set da ferrata costruiti in relazione alla normativa precedente se il certificato CE del produttore non è andato in scadenza. La validità della certificazione dei set ferrata dipende dalla data di scadenza indicata sul certificato, che con la precedente direttiva era a discrezione degli organismi notificati. Con l’entrata in vigore (21 aprile 2018 + 1 anno di transizione) del nuovo regolamento UE 2016/425, la validità dei certificati è obbligatoriamente di 5 anni.

Il nuovo regolamento prevede la ri-certificazione di tutti i DPI in conformità alle ultime norme pubblicate. Questo significa che i set per via ferrata certificati con la “vecchia” norma non possono più essere “immessi sul mercato” (da parte del fabbricante) dopo il 21 aprile 2019. Il periodo di transizione per la “messa a disposizione sul mercato” (vendita al consumatore) è invece di 5 anni (21 aprile 2023).

Quindi quando state per comprare o noleggiare un set da ferrate verificate sulla base di quale normativa è stato prodotto il set e quindi se adatto al vostro peso. Se possibile scegliere quello di ultima generazione sviluppato secondo gli standard attuali e se ancora si sfori in negativo o positivo dal valore indicato del peso, oltre al normale set da ferrata, si dovrà procedere in cordata con il proprio compagno.

Forse è più intuitivo capire perché il sistema di dissipazione può non funzionare a dovere nell’eventualità di una caduta di una persona che (compresa l’attrezzatura) pesi più di 120 kg. In questo caso il sistema atto ad assorbire l’energia potrebbe subire una forza tale per cui non garantirebbe l’adeguata dissipazione della forza cinetica in gioco e comprometterne la resistenza finale. Al contrario per le persone che pesano meno di 40 kg (esclusa l’attrezzatura) il sistema di dissipazione potrebbe non attivarsi.

Ecco perché è importante seguire le informazioni fornite dal fabbricante per un corretto utilizzo.

Come ogni cosa anche tutti i prodotti che compongono il kit hanno una data di scadenza, quindi verificare la durata di vita prevista dal produttore oltre alle istruzioni che sottolineano i casi in cui il prodotto debba essere sostituito prima.

Ora non vi resta che tirare le somme e cercare il set da ferrata giusto per voi!

AZIENDE

Potrebbero interessarti anche

Altracom s.a.s. di Alfredo Tradati - via Buonarroti 77 I-20063 Cernusco s/N (MI) - P.IVA 05019050961 - info@altracom.eu - Outdoortest.it è una testata giornalistica registrata con Aut.Trib.di Milano n. 127/2020. Direttore Responsabile: Alfredo Tradati

Made by

Pin It on Pinterest