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E tu hai l’occhiale giusto per i 4000?

vedremo quali caratteristiche deve avere un buon occhiale d'alta quota, e come riconoscere una lente capace di proteggerci a 360°.

Scritto il
da Luca Tessore

Rossi, gialli, blu a specchio, fascianti, anti urto, anti appannamento, anti graffio, leggeri, pesanti, casual, vintage, insomma fin da bambini siamo abituati a indossarli e il più delle volte la scelta è passata dallo specchio, stiamo parlando degli occhiali sportivi. Certo un po’ di narcisismo non guasta, ma in certe situazioni l’occhiale giusto è fondamentale tanto quanto un buon paio di scarponi. Vediamo insieme alcuni accorgimenti per scegliere l’occhiale da ghiacciaio con le giuste caratteristiche.

Prima di parlare di occhiali dobbiamo parlare di luce, il motivo principale per cui si indossa un paio di occhiali quando si va in montagna è per proteggerci dal sole, non solo per avere un maggior confort ma anche per evitare danni durante le ore trascorse all’aria aperta.

La luce solare è un’onda elettromagnetica che parte dal Sole e attraversa i vari strati dell’atmosfera, questa funge da filtro naturale, per il resto ci affidiamo agli occhiali e alle creme solari.

Vi sarete accorti che ogni superficie riflette la luce in modo diverso, la roccia scura ne assorbe la maggior parte e la neve la riflette pressoché tutta (l’80-85%), questa proprietà determina anche la prima conseguenza sulla scelta degli occhiali. Questo fenomeno viene chiamato albedo, così un oggetto perfettamente bianco riflette il 100% della luce e uno perfettamente nero lo 0%, è per questo motivo che la neve, specie quando fresca, risulta così abbagliante. Meno evidente è l’effetto della quota. Come dicevamo, l’atmosfera che possiamo visualizzarla come una colonna d’aria sopra di noi, sarà più “spessa” se ci troviamo al mare e più “sottile” se siamo in montagna. Più saliamo di quota più il filtro naturale diminuisce e senza accorgercene nell’immediato ci ritroviamo abbagliati dal paesaggio, ma soprattutto dalla maggior intensità della luce solare.

 

Particolare della superficie del ghiacciaio molto riflettente. A quote elevate l’intensità della luce è maggiore.

 

Quindi, la prima cosa a cui prestare attenzione quando si sceglie un paio di occhiali è capire a quale quota e su quale tipo di terreno li utilizzeremo.

Attualmente esistono davvero tanti produttori di occhiali, alcuni sono maggiormente specializzati per gli sport di alta montagna o comunque per quelle condizioni in cui c’è un forte irraggiamento solare, che fabbricano prodotti con lenti specifiche in grado di proteggere i nostri occhi.

 

Come capire il grado di protezione di una lente

Innanzitutto chiariamo che l’occhiale non deve solo essere confortevole alla vista ma deve proteggere da tre fattori: dalla luce solare visibile diretta, dai raggi UV e dall’albedo. Un occhiale molto scuro assorbirà buona parte della luce visibile, ma se non è unito ad un filtro UV non avremo una completa protezione. Nello stesso tempo un occhiale che ci protegge sia dalla luce visibile che dai raggi UV senza una efficace forma avvolgente rischia di non proteggerci a sufficienza dalla componente riflessa (albedo) quando ci ritroveremo a muoverci sulla superficie del ghiacciaio.

 

Protezione dalla luce solare visibile

Per questo parametro si dovrà controllare la capacità di assorbimento della lente. Questo valore viene suddiviso in 4 categorie, da 0 a 4, quindi, in ordine crescente di assorbimento dei raggi solari. La categoria di una lente è indicata solitamente sull’asta interna dell’occhiale o comunque riportata sul libretto informativo. La categoria 0 si può dire che non assorbe i raggi solari e sono occhiali che servono per proteggersi da detriti e vento in condizioni di scarsa luminosità. Le categorie 1 e 2 sono adatti per la vita di tutti i giorni in città; in montagna possono essere utili in giornate coperte con scarso irraggiamento.

Per la maggior parte delle attività outdoor dove i raggi solari possono essere molto intensi la categoria 3 è quella più diffusa. Gli occhiali con questo tipo di filtro sono indicati sia per le attività al mare che in montagna, in tutte le stagioni, specie quella estiva (alta intensità dei raggi) o invernale.

Ma quando si sale un po’ più in su di quota e si inizia ad oltrepassare la linea dei 3000 metri, magari per raggiungere un 4000, allora è necessario un assorbimento maggiore, di categoria 4.

Queste lenti hanno un assorbimento particolarmente alto e sono idonee per l’alta montagna e i ghiacciai o comunque tutte quelle situazioni dove i raggi solari sono estremamente forti e il terreno particolarmente riflettente (spesso vengono utilizzati anche nel deserto o per la vela). Proprio per la loro caratteristica altamente assorbente limitano la visibilità, per questo motivo sono proibiti alla guida.

 

Occhio ai riflessi

Un’altra caratteristica da considerare quando si acquista un paio di occhiali per andare su ghiacciaio è la capacità di proteggere l’occhio dai riflessi. Normalmente la luce proviene da un’unica direzione, invece su una superfice così riflettente come quella di un ghiacciaio dobbiamo prestare attenzione anche a quella componente riflessa in tutte le direzioni (albedo) e scegliere di conseguenza occhiali maggiormente avvolgenti.

Gli occhiali di categoria 4 essendo specifici per situazioni di questo tipo sono tutti tendenzialmente avvolgenti, si dovrà comunque provare diversi modelli per capire quello più adatto alla forma del vostro viso.

 

Occhiali da ghiacciaio con lenti categoria 4. Si possono notare altre particolarità utili per l’attività alpinistica, come una protezione morbida che avvolge la montatura per diminuire l’ingresso dell’aria in caso di vento, e nello stesso tempo aumenta la protezione dalla luce riflessa.

 

Discorso a parte va fatto per le lenti polarizzate. Questo tipo di lenti bloccano la componente riflessa dalle superfici, aumentano il contrasto e la percezione corretta delle forme e dei colori specie se la lente ha un colore grigio o verde. Hanno un piacevole effetto riposante, caratteristica che può tornare utile quando si trascorrono molte ore all’aria aperta per lavoro. Questa caratteristica, in ogni caso, non è da considerare una prerogativa per un occhiale da ghiacciaio a differenza del filtro UV, anzi risultano sconsigliati in quanto eliminando la componente riflessa non ci permettono di individuare eventuali lastre di ghiaccio lungo il percorso.

 

Filtro UV

Come saprete una componente della luce solare sono i raggi UV (ultravioletti). Questa componente della luce solare è dannosa alla nostra vista. Una buona lente dovrebbe essere sempre scelta informandosi sul grado di protezione UV, la norma europea CE e la dicitura 100% UV400 ne certifica la totale efficacia. Bisogna prestare attenzione a non confondere la capacità di assorbimento della luce visibile (la categoria di una lente) con la capacità di filtrare gli UV. Ribadisco il concetto che una lente molto scura potrebbe avere un potere filtrante contro gli UV nullo e quindi darci solo l’illusione di una buona protezione. Scegliere un occhiale per l’attività su ghiacciaio con filtro UV è d’obbligo.

Tutte le categorie indipendentemente dal potere assorbente sono da preferire con un filtro UV.

 

Le lenti fotocromatiche

Queste particolari tipologie di lenti sono utili laddove ci sono frequenti variazioni di luminosità. Gli occhiali dotati di lenti fotocromatiche possono coprire diverse categorie. Solitamente da 0 a 3 oppure da 2 a 4. Quando queste lenti vengono colpite dalla luce solare si scuriscono in modo proporzionale all’intensità della luce. In relazione ai diversi produttori i tempi di adattamento variano di qualche decine di secondi uno dall’altro, ma in ogni caso si aggirano intorno ai 20-60 secondi circa.

Quindi, in definitiva, un occhiale per affrontare i 4000 con la giusta protezione dei tuoi occhi deve avere le seguenti caratteristiche:

  1. Essere di categoria 4;
  2. Avere la dicitura CE e 100%UV400;
  3. Garantire una buona protezione laterale dall’albedo.

Le altre caratteristiche:

  • Lenti polarizzate
  • Lente fotocromatica

sono caratteristiche più personali da valutare in relazione al proprio comfort.

 

Ultimi consigli

Quando si va per ghiacciai è sempre bene avere il doppione di scorta nello zaino di guanti e occhiali, potresti perderli durante l’uscita. Per quanto riguarda l’occhiale, il consiglio è quello di portarsi come secondo paio uno di categoria 3 sempre con il massimo della protezione UV e ben fascianti; avrai così un sostituto di qualità per le quote più basse o laddove il tempo sia più avverso.

 

Situazione di tempo variabile. Una lente di categoria 4 potrebbe risultare eccessivamente oscurante, ecco che un secondo paio di occhiali risulterà molto utile.

Ora che sapete come prendervi cura dei vostri occhi potete anche pensare al modello che più vi piace  😉


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