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Intervista a Maurizio Bormolini, snowboarder azzurro di Livigno

Maurizio Bormolini: dai ricordi delle prime curve al sogno di partecipare alle Olimpiadi sulle stesse piste di casa: Livigno

Simone Confortola Scritto il
da Simone Confortola

Durante i nostri test estivi a Livigno abbiamo incontrato lo snowboarder Maurizio Bormolini. Due volte sul podio nella scorsa stagione di coppa del mondo e ora in fase di recupero a seguito di un infortunio. Passato e futuro, l’atleta dell’esercito ci ha raccontato come è nata la sua grande passione per la tavola e del suo grande obbiettivo del 2026: le Olimpiadi che si svolgeranno propria a casa sua.

Maurizio, quando hai iniziato a capire che lo snowboard hard era il tuo sport?

“Ho iniziato molto giovane, da piccolo, avevo 8 anni più o meno, ricordo che andavo alle elementari. Mi sono avvicinato tramite i miei cugini che praticavano snowboard già facendo qualche gara. Io ero incuriosito e ho deciso di provare, di lanciarmi, e grazie a loro ho provato, ho messo la tavola insieme ad un mio cugino e da subito mi è piaciuto. Da lì pian piano con i corsi ho iniziato a prenderci gusto ed è diventato una passione. Allo snowboard alpino mi sono avvicinato anche grazie alla presenza di una squadra forte qui a Livigno. Lo snowboard club di Livigno era forte, c’era gente in squadra nazionale e si allenavano. A me la velocità e le curve piacciono e per questo sono rimasto attratto da questo sport. Ho fatto 2 anni di corsi aggregativi e poi ho iniziato ad allenarmi con la tavola hard insieme al gruppo dello snowboard club, da lì pian piano ho iniziato a crescere e a migliorare.”

Parliamo dei tuoi risultati dell’ultima stagione e di quelle precedenti. Come stai crescendo?

“Diciamo che sono abbastanza in forma, soprattutto l’ultima stagione è andata bene a livello di risultati. Ho avuto un paio di stagioni, non quella scorsa e neanche quella prima, 3 stagioni fa, che sono andato un pochettino in calo perchè ho avuto problemi tecnici con gli scarponi e ho subito durante quel periodo. Poi, però, sono riuscito a tornare sui miei passi, grazie agli scarponi, e ultimamente devo dire che sono abbastanza in forma”.

Maurizio Bormolini
Maurizio Bormolini

Tu sei un atleta del gruppo sportivo esercito. Parlami un po’ della tua squadra.

“Fortunatamente, grazie alla vittoria della Coppa Europa del 2014-2015 sono riuscito ad entrare nel gruppo sportivo dell’esercito, che per noi atleti è fondamentale. Al giorno d’oggi fare l’atleta professionista non è facile. Soprattutto a livello economico, perchè comunque per essere competitivo devi avere il top a livello di materiali, essere seguito bene da allenatori, da tecnici, preparatori atletici… è tutto fondamentale per vincere. Quindi grazie a loro sono riuscito a continuare la mia carriera e a diventare un professionista a tutti gli effetti, se no sarebbe stata molto più dura”.

Sei un atleta di Livigno, del team Livigno e dell’esercito, sei giovane e di conseguenza sicuramente il tuo obiettivo saranno le Olimpiadi del 2026 che, guarda caso, per lo snowboard, si svolgeranno proprio qui a casa tua. Come ti senti e cosa pensi?

L’Olimpiade è sicuramente una motivazione in più per continuare. Alla fine, come hai detto te, ho ancora, penso e spero, tanti anni davanti ed è l’obbiettivo che mi sono prefissato. Averle in casa è una motivazione doppia. Quindi sto lavorando per quello, per arrivare competitivo a quella data. Ma già il prossimo anno, quando ci saranno le prossime Olimpiadi vorrei dire la mia anche in quelle. Però sicuramente per me è una grande occasione. Gareggiare in casa, fare un Olimpiade in casa non accade tutti i giorni. Magari coppa del mondo può darsi…ma un Olimpiade, si sà, nella carriera di un atleta e soprattutto nel nostro sport le chances sono limitate. Quindi sto lavorando e sicuramente inizierò a sciare tanto sulle piste di casa nella zona del Mottolino, dove ci saranno le competizioni del 2026 ma ci saranno anche altre gare prima, ci sarà tutta una storia lì sopra.

Sì, e credo che in questi anni mi vedranno spesso carvare sulle piste di casa, per iniziare a prepararmi già adesso. Iniziare a conoscerla a livello di neve e di feeling è importante. Se volete venire a trovarmi, penso che mi vedrete lì spesso!”

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