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Isola di ghiaccio e di fuoco: un viaggio in mountain bike in Islanda

Il racconto di Felix Hens e Jonas Skorpil del team Alpina

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

Isola degli dei di fuoco e di ghiaccio: l’Islanda non ha bisogno di pubblicità per attirare persone da tutto il mondo. Felix Hens e Jonas Skorpil del team Alpina, volevano scoprire cos’altro era possibile fare su questa bellissima isola oltre alle escursioni ed ammirare le famose cascate. La mountain bike in Islanda, è stata la loro soluzione!

“L’accoglienza non sarebbe potuta essere più umida o ventosa: abbiamo preso acqua da tutti i lati. Non si poteva chiedere migliore benvenuto! Gocciolanti e senza esser riusciti a riconoscere un centimetro di sentiero, ci infiliamo nel nostro van.

Visibilità: 100 metri. Forza del vento: controsterzo. Acconciatura: spettinata. Aspettative: tantissime!

Il viaggio:

Primo stop: pioggia e vento ci accolgono anche la prima mattina del nostro viaggio di una settimana. Dato che dopotutto c’è una buona luce, partiamo per il nostro primo obiettivo: Seljalandsfoss, una delle innumerevoli cascate presenti in Islanda.

Qui diverse tonnellate d’acqua cadono ogni secondo nel laghetto sottostante: uno spettacolo da non perdere.

Ai lati del nostro cammino sull’isola vulcanica incrociamo paesaggi simili a pianure alluvionali, dai colori autunnali, con cavalli islandesi e pecore belanti, scenari unici che catturiamo con la nostra macchina fotografica e conserviamo nelle nostre teste per sempre.

Guardandosi in giro, si può chiaramente intuire quanto è giovane quest’isola e dove trova la sua origine. Incappiano infatti in ruscelli di magma raffreddato, massi grandi come case, che sembrano proprio usciti da una montagna di fuoco. Quando si dice che il paesaggio Islandese è incredibile, è proprio vero!

Secondo stop: Thorsmörk, una valle che porta alle Highlands. Per arrivarci servono quattro ruote motrici ed una buona dose di coraggio: quattro ruote motrici per guidare sulle strade bianche, coraggio per l’attraversamento dei fiumi.

L’Islanda è disseminata di cascate, ghiacciai e fiumi grandi e piccoli. Dovevamo attraversare uno di questi fiumi, ma sembrerebbe che ai 338.000 abitanti dell’isola poco interessino i piani di viaggio dei turisti.

Pertanto, coloro che viaggiano fuori Reykjavik devono portare un’attrezzatura adeguata, e munirsi dei giusti mezzi! Ci avviamo verso Thorsmörk, la strada richiede un impegnativo guado di un fiume, che la jeep passa per un pelo, ma alla fine di questo difficile passaggio arriva la nostra ricompensa.

Thorsmörk infatti ha un microclima differente, spesso più bello rispetto alle altre zone, proprio perchè è circondato da una caldera che protegge dal vento e spesso dalle intemperie.

mountain bike in islanda

Bici ad ostacoli:

Sebbene cogliamo ogni opportunità per salire sulle nostre mountain bike, la natura è l’obiettivo principale del nostro viaggio in Islanda. Qui i biker non sono benvenuti ovunque, ma se riuscite a pianificare al meglio i percorsi sarà possibile procedere senza trovarsi a portare la bici in spalla o ancora peggio, a danneggiare la natura circostante.

Noi abbiamo utilizzato la bici per raggiungere luoghi di interesse, come ad esempio, per raggiungere la cascata di Haifoss. Se ti muovi su sentieri battuti (ce ne sono diversi per raggiungere famosi punti di interesse), sei spesso al sicuro, ovviamente senza garanzie!

In Islanda c’è un’altissima sensibilità nei confronti della natura ed è per questo che è bene stare nelle zone segnalate e comportarsi responsabilmente; le leggi sono ferree e vengono rispettate.

Oltre ad Haifoss, abbiamo visitato le sorgenti termali di Kerlingarfjöll, un gruppo montuoso che ha assunto un tono beige spettrale a causa dello zolfo dei vulcani. Sicuramente un dei luoghi più belli visitati nel nostro viaggio, ma con una fortissima puzza di uova marce.

Conclusione:

Gli dei nordici Thor, Odino, Fáfnir e Hel devono aver riso a crepapelle quando ci hanno accolto in Islanda. Ma abbiamo comunque cercato di fare amicizia con loro, visto luoghi bellissimi, collezionato esperienze ed avventure.

L’isola è bellissima, aspra e in gran parte sottosviluppata.

Per il turismo in mountain bike ci sono alcune possibilità a poca distanza da Reykjavik, dove ci sono alcuni buoni sentieri lunghi che si snodano lungo le colline. Tuttavia, non aspettarti di essere a Whistler.”

Isola di ghiaccio e di fuoco: un viaggio in mountain bike in Islanda

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