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La vita in casa ai tempi del Covid-19: il birdwatching dalla finestra di casa

Ho appeso una semplice pallina fuori dal balcone e sono rimasto ore ad osservare quando sono belle le creature di questo pianeta. Il Birdwatching da casa.

Simone Confortola Scritto il
da Simone Confortola

Cinciallegra

Cinciallegra, birdwatching dalla finestra di casa a Livigno, cellulare + binocolo

 

Stare a contatto con la natura fa bene, e questo lo sappiamo. Se pensate che in questo periodo di isolamento sociale sia impossibile farlo sbagliate. I mezzi per avvicinarsi alla natura sono numerosi ed ognuno può trovare il proprio. Molte foto ed i video mostrano come la natura e le sue creature stanno riprendendo lo spazio che l’uomo si è riservato per anni. Pochi giorni fa è stata avvistata un’aquila reale a Milano, stupendo. La natura può essere studiata sui libri, tramite documentari e chi ne ha possibilità, anche dalla finestra di casa. Oggi parliamo con Federico Artizzu, Guida ambientale AIGAE e grande appassionato di birdwatching.

 

“Troppo ci passa davanti senza ricevere la giusta attenzione”

Picchio Muratore foto di Piercarlo Ortalli
Picchio muratore, foto di Piercarlo Ortalli

Cos’è il birdwatching?

“Il birdwatching è, letteralmente, l’osservazione degli uccelli in natura. Se fino a pochi decenni fa era il capriccio di un élite oggi è l’interesse di milioni di persone, donne e uomini, ragazzi e adulti, appassionati ed esperti. Lo sviluppo della tecnologia ha facilitato la diffusione di questa passione, che fino agli anni 80/90 si svolgeva in maniera quasi “artigianale”.

Il mondo del birdwatching è un’ eterna scoperta perché sono innumerevoli le specie che si possono osservare, in tantissimi habitat ed in tutte le stagioni dell’anno. ll birdwatching, inoltre, si può praticare ovunque: nei luoghi più leggendari, aspettando l’autobus, passeggiando in un parco oppure dalla finestra di casa. E che dire del finestrino del treno? Tu viaggi assorto nei tuoi pensieri ed ecco un airone a riposo in un campo, o un rapace posato su un filo, o un’ upupa ondeggiante sulla campagna, o uno stormo di passeriformi o anatre in spostamento. Anche questo è birdwatching.

Ogni stagione ha una sua particolarità: l’estate è la stagione riproduttiva, in cui è possibile osservare gli uccelli nella costruzione del nido, nella spasmodica ricerca di cibo per i nuovi nati e gli stessi ai primi voli, e quando alcune specie di uccelli mostrano un piumaggio sgargiante (i maschi per attirar le femmine); l’inverno, quando gli uccelli sostano in luoghi che ne garantiscano la sopravvivenza fino alla stagione riproduttiva successiva; e poi l’autunno e la primavera, le stagioni delle migrazioni che sono, a mio avviso, quelle più belle ed emozionanti che possono regalare osservazioni di specie non comuni nel nostro Paese, sia per rarità che per numero”.

Cardellino, foto di Piercarlo Ortalli
Cardellino, foto di Piercarlo Ortalli

E’ possibile praticare il birdwatching da casa in questo momento?

“E’ possibile e può essere anche molto gratificante! Basta affacciarsi alla finestra di casa e guardare verso il primo albero o cespuglio per fare scoperte interessantissime, a cui in giorni normali, immersi nella quotidianità, potremmo non fare caso. Al di fuori delle città è sicuramente più facile e le specie sono più abbondanti, ma anche nei centri cittadini è possibile osservare numerose specie che vivono tranquillamente insieme all’uomo. Addirittura nelle grandi metropoli (come Milano e Roma) vivono e si riproducono alcune coppie di Falco Pellegrino (fino a pochi decenni fa specie a rischio, ora in ripresa) attirate dai numerosi stormi di Piccioni e storni di cui si cibano.

Inoltre adesso siamo in primavera, gli uccelli stanno migrando per occupare i siti riproduttivi, ed è possibile e più facile vedere specie non usuali. Come stiamo osservando in questi giorni difficili in cui siamo costretti a stare in casa, gli animali stanno riconquistando spazio grazie all’assenza dell’uomo, ed anche i piccoli passeriformi hanno ridotto la distanza di fuga e aumentato la confidenza, rendendo più facili osservarli.

I birder più accaniti stanno aderendo al progetto #vistidacasa lanciata dalla Lipu e da altre associazioni ornitologiche, con osservazioni che verranno inserite nel sito Ornitho,it, database nazionale delle osservazioni ornitologiche e non solo.
Trovate QUI il link con le istruzioni.”

Federico Artizzu
Federico Artizzu dalla finestra di casa

 

Cosa possiamo osservare? Quali sono gli uccelli più comuni?

“In questi giorni, e nelle prossime settimane, è possibile osservare un numero elevato di specie attive sul territorio sia migratrici che stanziali. Dipende molto dall’habitat in cui ci si trova: città, campagna, montagna o zone umide.
Su tutto il territorio nazionale adesso è possibile osservare numerose specie stanziali che hanno già avviato la stagione riproduttiva: Cardellino, Verzellino, Fringuello, Scricciolo, Ballerina bianca, Passera d’Italia e Passera mattugia, Fanello Verdone, Capinera, Cinciallegra, Cinciarella, Cincia Mora, Codibugnolo, Occhiocotto, Pettirosso, Picchio Muratore, Picchio Verde e Picchio rosso maggiore, Taccola, Gazza, Ghiandaia, Storno, Poiana, Gheppio per citare solo i più comuni ed abbondanti. Tra i migratori, stanno arrivando le prime Upupe e Assioli, Rondini Rondoni e Balestrucci, Culbianchi , Averle e tra un po’ arriveranno anche i Cuculi e i coloratissimi Gruccioni.

Città

Nelle città sono presenti molte delle specie appena citate. In questo momento quelle che attirano maggiormente l’attenzione e segnano l’arrivo della primavera sono Rondoni e Balestrucci con i loro allegri e acrobatici voli. Anche l’Assiolo, il più piccolo rapace notturno che nidifica frequentemente nei parchi cittadini, molto difficile da osservare, ma facile da ascoltare dal tramonto alle prime luci dell’alba grazie al suo caratteristico verso (chiù ….. chiù …. chiù) ripetuto ritmicamente e incessantemente.

Nelle grandi metropoli, come Milano e Roma, vivono e si riproducono alcune coppie di Falco Pellegrino (fino a pochi decenni fa specie a rischio, ora in ripresa). Queste attirate dai numerosi stormi di Piccioni e Storni di cui si cibano; spesso queste coppie sono seguite dagli ornitologi ed aiutate nella riproduzione con l’installazione di nidi artificiali, a volte con all’interno delle webcam per monitarne le nidiate. Naturalmente, in questo periodo di migrazione e di “assenza dell’uomo”, è possibile osservare anche specie non usuali per la città, come l’Aquila reale osservata a Milano in questi giorni! (qui il LINK)

Falco pellegrino
Falco pellegrino
In pianura

Se si abita vicino a delle zone umide e nelle zone di pianura non sarà difficile osservare Aironi e Anatre e varie di specie di limicoli (uccelli con zampe e becco relativamente lunghi come il Cavaliere d’Italia o il Fratino); oltre a numerose specie di rapaci, tra cui in questo momento spiccano per numero e bellezza le Albanelle (Albanella minore e Falco di palude su tutte).

In montagna

Alpi ed Appennini possono ospitare specie di passeriformi che optano per una migrazione altitudinale (d’inverno scendono a quote più basse, per risalire gradatamente seguendo lo scioglimento delle nevi) quali Rampichino, Cincia bigia, Fringuello alpino, Sordone, Crociere, Pettirosso, Ciuffolotto, Cincia dal ciuffo (solo Nord Italia) oltre a numerosi rapaci.

Soprattutto sulle Alpi in corrispondenza di passi e dove si formano correnti ascensionali è possibile osservare numerosi uccelli migratori “veleggiatori”. Questi di medio-grandi dimensioni sfruttano le “termiche” salendo di quota e poi lentamente planando per chilometri in volo passivo, risparmiando preziose energie utili per superare barriere naturali.”

Cincia dal ciuffo foto di Piercarlo Ortalli
Cincia dal ciuffo, foto di Piercarlo Ortalli

Cosa serve per fare birdwatching da casa?

“Un binocolo sarebbe l’ideale, o una fotocamera digitale con un po’ di zoom anche digitale (utile per identificare meglio la specie). Se si è abbastanza vicini, casomai osservando cespugli o alberi nel giardino di casa o del palazzo, si può osservare anche ad occhio nudo stando attenti però a non farsi notare dagli uccelli. Un modo può essere abbassando la serrandina fino a lasciare solo un spiraglio per osservare oppure nascondersi dietro una tenda. Gli uccelli come tutti gli animali selvatici vengono messi in allarme principalmente dai movimenti. Un altro modo potrebbe essere quello di usare un action cam, posizionarla in punti che gli uccelli frequentano spesso (dove c’è cibo, acqua o dove semplicemente si posano) controllandola in remoto dallo smartphone.”

Cinciallegra foto di Piercarlo Ortalli
Cinciarella, foto di Piercarlo Ortalli

Qualche consiglio?

“Usare delle mangiatoie per osservare meglio gli uccelli è prassi comune in inverno, quando li aiutiamo in periodo in cui scarseggiano le risorse alimentari. Nelle altre stagioni è sconsigliato visto che i selvatici hanno possibilità di procurarsi il cibo autonomamente meglio lasciare che la natura segua il suo corso. In zone di montagna dove il terreno è ancora innevato, è possibile dare ancora un aiuto, stando però attenti a cosa diamo loro.

Attenzione: gli avanzi di cucina come pane, croste di formaggio, resti di dolci e tutto ciò che è salato o cotto non devono essere usato. In generale tutti le sementi oleose (girasole, sesamo, mais, nocciole, etc.), ma anche frutta secca, fresca e fiocchi d’avena. Nei periodi più freddi , si possono amalgamare questi semi con dello strutto, fino a formare delle palline che si possono appendere. Con l’arrivo del caldo, invece, si possono allestire dei piccoli specchi d’acqua molto bassa dove i piccoli passeriformi possano bere e rinfrescarsi.

Per riconoscere gli uccelli fondamentali ci sono le guide per l’identificazione, disponibili anche in formato tascabile, personalmente consiglio di acquistarne una. Oltre ad essere utili, sono anche molto belle grazie a foto e disegni di alta qualità! Sono presenti anche numerose risorse online, oltre a svariate app dal funzionamento non sempre ottimale.”

Gruccione, foto di Piercarlo Ortalli
Gruccione, foto di Piercarlo Ortalli

 

Qui qualche link utile per volesse approfondire il tema del birdwatching da casa e all’aperto

LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). LINK

Ornitho: dove è possibile registrare le proprie osservazioni. LINK

EBN Italia: la maggiore associazione di birder nazionale. LINK

BIRDS ID: una guida online al riconoscimento sviluppata da EBN Italia. LINK

Un database mondiale dei canti degli uccelli (in inglese). LINK

Un simpatico e semplice sito spagnolo (in catalano, spagnolo e inglese). LINK

 

“E per concludere vorrei citare un pensiero di un grande etologo italiano, rivolto a tutti coloro a cui piace osservare gli animali selvatici in natura.”

Foto di Federico Artizzu
Foto di Federico Artizzu

 

 

 

Federico Artizzu
Federico Artizzu

 

Per metà sardo e per metà abruzzese, vive a Lanciano (CH) ai piedi della Majella. Appassionato di birdwatching e ornitologia, ha collaborato come volontario in alcune ricerche della Stazione Ornitologica Abruzzese e annualmente partecipa ai censimenti ornitologici che si svolgono in Abruzzo. Guida Ambientale Escursionistica, svolge la sua attività principalmente in Abruzzo meridionale ed in Molise.


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