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Perché scegliere un’escursione guidata?

Camminare con la guida: cosa aspettarsi e come prepararsi

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Spesso, quando andiamo in montagna e decidiamo di fare un’esperienza fuori dalla nostra portata, come una via di arrampicata particolarmente difficile o la prima esperienza in ghiacciaio, decidiamo di affidarci a una guida alpina. Perché non fare lo stesso con un’escursione? Accompagnatori di media montagna e Guide alpine sono professionisti esperti di questi ambienti e saranno capaci di dare un valore aggiunto alla tua escursione. Ma cosa ci dobbiamo aspettare da un’escursione guidata, e come possiamo prepararci al meglio? Vediamolo insieme.

La guida: un professionista della montagna

Guide alpine e Accompagnatori di media montagna sono professionisti della montagna formati per lavorare in questo ambiente. Le guide sono specializzate in escursionismo, arrampicata e alta montagna (oltre che allo sci e alle cascate di ghiaccio in inverno), mentre gli accompagnatori in escursionismo e trekking.

Partecipanti al corso per Accompagnatori di media montagna della Regione Lombardia

I vantaggi di andare in montagna con un professionista sono molti. Prima di tutto l’aspetto legato alla sicurezza: è vero che la montagna è un ambiente ostile, e qualche rischio c’è sempre, ma con una guide ci sarà la certezza di essere accompagnati da qualcuno che saprà valutare questi rischi e prendere le adeguate decisioni in base alla situazione, riducendoli così al massimo.

Un atro vantaggio innegabile è la conoscenza del territorio e dell’ambiente montano che una guida ha. Questo darà un valore aggiunto alla vostra escursione, e vi darà modo di imparare molte cose che altrimenti non avreste mai scoperto. E non sto parlando solo di flora e fauna, cultura e tradizioni, ma anche di come comportarsi in montagna e nei rifugi, come badare a se stessi e prendersi cura degli altri in questi ambienti, e infine come prendere decisioni da soli.

Un gruppo durante un trekking guidato nelle Highlands scozzesi.

Cosa aspettarsi

Quindi cosa ci dobbiamo aspettare da un’uscita con una guida o un accompagnatore?  Dipende se siamo da soli o in gruppo. Se siamo da soli, e abbiamo assunto una guida privatamente, l’uscita potrà essere pianificata a seconda delle esigenze del cliente. Itinerario e destinazione potranno essere decisi in base a ciò che il cliente desidera, così come l’obiettivo dell’uscita, che sia esso imparare a pianificare un’uscita in autonomia o scoprire tutto sugli stambecchi. Questo ovviamente dopo aver consultato il meteo e a seconda delle capacità del singolo cliente.

Se siamo in gruppo, invece, le cose saranno un po’ diverse. In questo caso, di solito, l’itinerario è già programmato e il singolo si può iscrivere all’uscita proprio perché interessato a quell’itinerario specifico, oppure per passare una giornata insieme ad altre persone.

Escursioni guidate
Il logo per riconoscere un International Mountain Leader (Accompagnatore di media montagna)

È importante rimanere flessibili, perché in montagna i piani possono dover cambiare svariate volte a causa del meteo avverso, della chiusura di un sentiero oppure della sottovalutazione di un itinerario. Non bisogna aver paura di tornare indietro. La montagna ci insegna a essere umili e accettare i nostri limiti, se non lo facciamo potremmo trovarci in guai seri.

Come prepararsi

Vediamo insieme come prepararsi a un’escursione guidata, seguendo questi semplici regole:

  • Assicurarsi di essere allenati, o comunque all’altezza dell’itinerario in programma. La guida cercherà sempre di mantenere il gruppo unito e procedere al passo della persona più lenta del gruppo, ma senza esagerare. Se avete in programma un’escursione guidata preparatevi, uscite a camminare nelle settimane precedenti all’escursione, in modo da essere pronti. Se capite subito di non essere all’altezza ditelo alla guida, meglio essere consapevoli da subito delle debolezze del gruppo invece che accorgersene a metà percorso, quando non si può più tornare indietro;
  • Presentarsi con l’attrezzatura adeguata all’escursione in programma e al tipo di terreno. Se vi presentate la mattina con un paio di scarpe da ginnastica, o peggio, la guida avrà il diritto di escludervi dall’escursione. E questo non perché la guida muoia dalla voglia di farvi spendere centinaia di euro per un paio di scarpe da trekking, ma perché ha a cuore la vostra sicurezza. Camminare in montagna con un paio di scarpe non adatte aumenta il rischio di infortuni, quindi bisogna essere preparati. Se non siete sicuri che le vostre scarpe siano adatte, chiedete informazioni alla guida nei giorni precedenti all’escursione. E questo vale anche per zaino, giacca impermeabile, pantaloni, eccetera;
  • Sempre restando nell’ambito dell’attrezzatura, e per evitare il problema di cui abbiamo appena parlato, chiedere alla guida una lista di ciò di cui avrete bisogno, così da avere tutto il tempo di recuperare il necessario e non dimenticarsi niente;
Loghi IFMGA e UIMLA
I loghi della International Federation of Mountain Guides Associations e della Union of International Mountain Leader Associations
  • Assicurarsi di sapere ora e luogo di partenza dell’escursione, informarsi sugli accessi e sui parcheggi. In estate, nelle valli più frequentate, alcune strade vengono chiuse al traffico per evitare ingorghi e ridurre l’inquinamento, e alcune località sono raggiungibili solo tramite trasporto pubblico;
  • Collegandoci a quanto appena detto, dove possibile organizzarsi con la guida o con gli altri partecipanti per ridurre il numero di macchine utilizzate, riducendo così inquinamento e sovraffollamento delle strade di montagna.

Non hai mai pensato di fare un’escursione con una Guida alpina o un Accompagnatore di media montagna? Beh, spero di averti convinto con questo articolo. Io lo consiglio a tutti coloro che vogliono approcciarsi alla montagna per la prima volta e magari non sanno bene da dove iniziare, ma anche agli escursionisti più esperti che vogliono fare qualcosa al di fuori della loro comfort zone, o semplicemente imparare qualcosa in più su questo ambiente. È un’esperienza appagante e altamente formativa, necessaria per chiunque voglia imparare a vivere la montagna da escursionista consapevole.


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