Millet Ubic 40 è uno
zaino da
escursionismo 4 stagioni, avendo tra i suoi accessori anche le cinghie destinate al trasporto degli sci d'alpinismo. Il nostro
test, però, si è svolto
in chiave primaverile/
estiva, con un occhio attento alle attività di
trekking,
escursionismo in genere ma anche di
speed hiking, camminata veloce e di prestazione su distanze medie con forti dislivelli.
Già alla prima analisi ci accorgiamo che si tratta di uno
zaino super-dotato, con vani interni calibrati, aperture di facile accesso, tasche capienti e posizionate strategicamente, sistemi di aggancio esterno modulabili e pratici. Difficile pensare a qualcosa che manchi. Desta interesse il
comparto inferiore, un
vano separato dal restante volume con una apposito "diaframma" in tessuto e zip perimetrale, accessibile direttamente mediante l'apposita zip (anch'essa lungo il perimetro), pensato
per stivare
scarpe,
materiale umido o
bagnato, insomma tutto ciò che intendiamo mantenere rigorosamente separato dal resto.
Sulla
parte frontale dello zaino Millet Ubic 40 troviamo una
tasca in
rete di medie dimensioni con zip di chiusura, nella quale è facile riporre cartine e in ogni caso oggetti perlopiù di poco spessore.
Sul
lato destro troviamo un
lungo tascone verticale dotato di cerniera e un soffietto in tessuto che, in presenza di materiale particolarmente ingombrante da riporre, consente di guadagnare spazio in abbondanza. Qui può trovare agilmente posto la borraccia, oppure indumenti di pronto impiego, come gusci anti-pioggia o termici.
Superiormente troviamo un
cappuccio sagomato, di grandi dimensioni, con una tasca esterna molto capiente (nella quale già trova alloggio il telo anti-pioggia, affrancato con una fettuccia e gancio in plastica) ed una interna ideale per riporre materiale delicato e prezioso, entrambe chiuse con zip
YKK con cremagliera fine (interna) e media (esterna).
Sotto il cappuccio dello zaino Millet Ubic 40 si apre un'
ampio accesso (26 cm. diametro) al vano
interno, regolato con un tirante in tessuto a scorrimento e meccanismo di blocco/sblocco in plastica di facile manovrabilità anche con i guanti. Inserire o estrarre materiale è un'operazione facilissima, senza alcun ostacolo.
Esternamente si trova il
sistema Variloop, una serie di fettucce regolabili e riposizionabili in modo tale da poter affrancare ogni tipo di attrezzatura (materassino, sacco letto, sci, bastoni da trekking, casco, piccozza, ...). Le istruzioni per poter sfruttare il sistema sono stampate sulla faccia interna del cappuccio superiore.
Il
sistema di trasporto (
schienale,
spallacci,
cintura lombare) cattura rapidamente l'attenzione. La
zona a contatto con il
dorso è costituita da una
imbottitura in
schiuma di
gomma (Foam Lighter Back) dello spessore di 0,5 cm. forata simmetricamente per alleggerimento e traspirazione. Il materiale ha una buona resilienza e presenta il giusto grado di consistenza, né troppo rigido né, soprattutto, troppo morbido. A ricoprire il tutto, una rete a trama molto fine con il compito di creare ulteriore intercapedine per il passaggio dell'aria e la dispersione del sudore. In basso, nella
zona propriamente
lombare, troviamo due
inserti imbottiti verticali, ai lati della colonna, da cui dipartono i
terminali della
cintura lombare, anch'essi imbottiti, con l'evidente compito di assumere su di sé la gran parte del carico e distribuirlo sulle anche. Una volta
indossato, il
Millet Ubic 40 aderisce perfettamente al corpo e, chiusi cintura lombare e tirante al petto (regolabile in altezza grazie allo scorrimento su binari), otteniamo un
sistema unico tra
busto e
zaino, senza sbilanciamenti di sorta.
Lo zaino, in quest'occasione è stato caricato con un peso medio, 6/7 kg., così come si conviene per un'uscita lunga ma giornaliera.
Durante tutto il corso dell'
escursione, indipendentemente dalla pendenza e dalle difficoltà del terreno, abbiamo
molto apprezzato la
totale stabilità del modello, anche senza aver agito inizialmente sul serraggio totale delle cinture; si tratta proprio della
conformazione degli
spallacci,
sagomati (pre-formati) in modo tale da
assecondare l'
anatomia e la biomeccanica di
spalle e
schiena, e del dorso che, grazie a spessori contenuti del materiale ammortizzante riesce a mantenere il
baricentro del
carico molto
aderente al
corpo, evitando disequilibri nocivi.
Molto piacevole è risultata la sensazione di
appoggio degli
spallaci alle
spalle: hanno una certa larghezza e una imbottitura poco spessa ma molto confortevole. Il tessuto traforato che li riveste assicura un buon clima, con un veloce trasferimento del sudore. Molto apprezzate le due grosse asole anteriori in tessuto che consentono di affrancare (anche inserire) le mani durante le fasi di cammino lungo su terreno facile e uniforme, dove non vengono utilizzati i bastoni, ottenendo così maggiore comfort alle braccia, e anche uno "scarico" circolatorio.
Internamente allo zaino Millet Ubic 40 troviamo una
tasca di
alloggio della
sacca idrica e conseguente foro di passaggio del tubo verso lo spallaccio destro. Volendo usare una borraccia, invece, ed è questo l'unico neo che abbiamo trovato nel prodotto, non vi sono alloggiamenti esterni che diano la possibilità di essere raggiunti in cammino, né la tasca verticale destra, né la tasca in rete a sinistra troppo alta per la funzione. Non resta quindi che fermarsi e togliere lo zaino il che, delle volte, può essere una valida scusa per riposarsi.