Vaude Prokyon 30 è uno zaino bello e comodo da portare anche per tutta la giornata: i tessuti e il sistema di aerazione garantiscono una traspirabilità ottimale. La sua costruzione garantisce inoltre che il carico resti vicino alla schiena senza offrire una leva svantaggiosa e permettere la libertà di movimento e agilità di cui si necessità anche per le vie ferrate.
Peso (gr) | 1125 |
Particolarità | Pannello flessibile di supporto nello schienale (rimovibile) |
Accessi | Patella superiore e zip anteriore |
Capacità | 30 litri |
Particolarità | Alta attenzione all'impatto ecologico: PFC-free e parte dei materiali sono riciclati |
Certificazioni | TÜV-Süd, Swiss SGS Institute ISO 14001 e ISO 9001, Fair Wear Foundation |
Sistema idratazione | Apertura dorsale-centrale, sistema di fissaggio sullo spallaccio sinistro |
Sistema impermeabilizzazione | Coprizaino Vaude nell'apposita tasca inferiore |
Sistemi di aggancio materiali | Anello porta materiale sulla fascia iliaca, sistema di fissaggio per bastoni |
Tasche | Una superiore nella patella, una anteriore a zip e due laterali in rete elastica |
Lo zaino Prokyon 30 di Vaude si presenta con una colorazione semplice e linee classiche: la prima impressione è quella di vedere un prodotto quasi fin troppo semplice - apparentemente - per gli standard della casa tedesca Vaude. Effettivamente al primo contatto ci si rende conto che i materiali sono di elevata qualità, il tessuto dello zaino è al tempo stesso robusto e leggero, l'interno restituisce l'idea dell'impermeabilità di cui sarà capace questo prodotto e gli spallacci sembrano avere un'imbottitura soffice e traspirante con trama a nido d'ape. Lo schienale del Vaude Prokyon 30 sfrutta la tecnologia VentActive-Hike che promette, grazie alla rete e agli inserti in EVA 3D, una traspirazione sufficiente a limitare la sudorazione e il surriscaldamento della schiena durante l'attività ma senza allontanare il carico dal nostro baricentro. Osservando lo schienale, ma dal punto di vista strutturale, troviamo che è stato inserito un pannello EMP con l'intento di dare supporto al sacco senza perdere in flessibilità (estraendo il pannello è infatti piuttosto flessibile) e protezione alla schiena dagli impatti e dalla compressione da parte dei materiali stoccati nello zaino. L'estrazione e il reinserimento del pannello sono operazioni facili e immediate che non richiedono sforzi esagerati: sul pannello stesso troviamo un'etichetta che indica quale lato deve stare lontano dalla schiena vista la costruzione ergonomica. Gli spallacci hanno un caratteristico disegno ergonomico dalla larghezza decisamente contenuta: effettivamente, una volta indossato, lo zaino garantisce una buona mobilità alle spalle. Per quanto riguarda la capacità di disperdere il carico e le forze di compressione sarà meglio aspettare di fare tutti i test del caso. In merito al sistema di regolazione il Vaude Prokyon 30 offre una fascia lombare piuttosto alta e semi-rigida in associazione alla cinghia a livello pettorale con un interessante sistema di dispersione della tensione. La distanza del sacco dalla schiena è infine regolabile tramite due fettucce collegate agli spallacci superiormente. In quanto ad accessibilità questo nuovo zaino di Vaude offre un accesso superiore tramite patella e un accesso frontale tramite zip a doppio cursore su tutta la lunghezza della sacca. Sulla patella stessa è presente una tasca a zip e al suo interno troviamo un'ulteriore taschina realizzata in un tessuto a rete. Quest'ultima tasca contiene anche un anello portamateriale. Sulla sacca troviamo poi 3 ulteriori tasche: una frontale la cui apertura avviene tramite zip, e due tasche laterali a rete elastica. Il trasporto di bastoni o picca è possibile grazie al doppio anello posto inferiormente alla sacca e un ingegnoso elastico posto superiormente: la chiusura dell'elastico è tanto innovativa quanto facile e immediata da mettere in atto. La regolazione del carico e della sacca stessa sono possibili tramite un sistema a cinghie laterali poste diagonalmente: tramite un cursore intermedio è possibile agire su più altezze della sacca. All'interno del sacco troviamo invece un separè per lo stoccaggio di materiale e/o la sacca idrica. A proposito del sistema di idratazione: il passaggio per il tubo di idratazione è centrale ai due spallacci e per il fissaggio del beccuccio terminale è previsto un semi-anello ottenuto dalla clip della cinghia pettorale di sinistra. Il test dello zaino Vaude Prokyon 30 è stato condotto su escursioni giornaliere, della durata di 8-9 ore (tempo complessivo dell'escursione)e a pieno carico vista l’attuale stagione decisamente imprevedibile per le possibili condizioni meteo. Partendo dalla preparazione dello zaino, la zip frontale lungo tutta la sacca è sicuramente un elemento che favorisce un facile accesso e la miglior disposizione delle attrezzature. Il divisore interno è allo stesso modo utile per l’organizzazione interna della sacca. Se pensate che disporre attrezzi rigidi in questa porzione vicina allo schienale possa dar fastidio, non preoccupatevi perché l’inserto semirigido ha anche queta funzione di protezione, oltre che a fare da scheletro e poter fungere da pianale di “emergenza” o semplicemente per sedersi durante le escursioni. Vista la linea più alta e stretta, piuttosto che profonda, il Vaude Prokyon 30 si deve organizzare soprattutto in altezza: questa caratteristica contribuisce all’intento di non allontanare troppo lo zaino dalla nostra schiena così da non creare una leva biomeccanica svantaggiosa. Sempre a proposito della regolazione del carico bisogna sottolineare l’efficacia delle cinghie laterali a “Z” che con un singolo cursore permettono di compattare una maggior porzione di sacca rispetto alle classiche cinghie orizzontali. In quanto a vestibilità e comodità dello zaino, anche se a pieno carico, ho riscontrato una notevole libertà di movimento rispetto ad altri zaini – a parità di litraggio. Gli spallacci ergonomici, dalla linea piuttosto stretta, permettono una buona libertà degli arti superiori; la fascia iliaca offre un ottimo sostegno e contribuisce a mantenere lo zaino vicino al corpo garantendo una buona libertà a livello del bacino e delle anche. Inizialmente temevo che la fascia iliaca, piuttosto alta per uno zaino da 30L, offrisse delle resistenze o impedimento alla normale mobilità delle gambe: devo dire di essermi totalmente ricreduto, la sensazione di stabilità e supporto che questa riesce a dare è veramente notevole, senza perdere in libertà di movimento. Ovviamente questo si traduce nella possibilità di ridurre il sovraccarico delle spalle ridistribuendolo anche al bacino senza avvertire compressione né riduzione della mobilità. A proposito del sistema di areazione dello schienale, considerando che il Vaude Prokyon 30 è stato testato in giornate non pienamente estive ma comunque con temperature tra 18° e 26°C e un tasso di umidità oltre il 65%, il risultato è stato pienamente soddisfacente con una sudorazione contenuta a livello della schiena e decisamente ridotta - rispetto alle aspettative - in corrispondenza degli spallacci: il tessuto a nido d’ape offre un buon grado di traspirazione senza perdere in capacità di ammortizzamento del carico. Analizzando in fine la praticità/usabilità di questo zaino sicuramente non si può restare che soddisfatti delle larghe tasche laterali e della tasca nella patella. La tasca frontale per contro l’ho trovata meno pratica se si considera che la sua capacità dipende molto dalla quantità di materiale stoccato nella sacca principale: se questa è a pieno carico, resta poco spazio nella taschina anteriore visto che è ricavata direttamente dal tessuto inestensibile della sacca.
La destinazione d’uso di questo zaino è stata pienamente rispettata nella sua ideazione e costruzione: è sicuramente il prodotto ideale per chi non vuole rinunciare a portarsi un capo o dell’attrezzatura di sicurezza in più anche nelle escursioni giornaliere o nelle vie ferrate. La qualità dei tessuti e dei materiali impiegati sembra ottima: questo rende il Vaude Prokyon 30 lo zaino ideale per chi cerca un prodotto valido e durevole, considerando soprattutto i diversi ambiti in cui può essere impiegato. Usando il Vaude Prokyon 30 mentre indossavo solo una t-shirt ho notato che la distanza tra gli spallacci non è molta (alla loro origine, nel punto apicale dello zaino): questo si traduce in un contatto occasionale da parte degli spallacci sul collo dell’utilizzatore. Credo sia necessario richiamare l’attenzione di chi sa di avere una base del collo piuttosto larga in modo che faccia le opportune considerazioni e prove prima di acquistare questo zaino.
Marca | Vaude |
Modello: | Prokyon 30 |
Attività: | Trekking, Vie ferrate |
Utilizzatore: | Tutti |
Anno: | 2019 |
Prezzo: | 126 € |
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