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Where are U, l’app del 112 per richiedere aiuto

L'app per chiamare i soccorsi ed essere facilmente localizzati

Scritto il
da Redazione outdoortest.it

Si chiama “Where are U” ed è l’applicazione del 112 per telefonini completamente gratuita, disponibile per iOs e per Android, e in grado di semplificare di molto la richiesta di aiuto nel momento in cui ci troviamo in difficoltà, in montagna ma non solo. Con pochi gesti infatti, ci mette in contatto con i soccorritori. Ci siamo informati a riguardo con Paolo Comune (guida alpina e direttore del Soccorso Alpino Valdostano), con la collaborazione di Marco Di Bello, Area brand manager di Montura, sponsor del Soccorso alpino Nazionale. L’azienda sostiene e supporta infatti, molte iniziative volte a divulgare il tema della prevenzione degli incidenti e della cultura del territorio tramite i professionisti del settore.

 

CHE COS’E’ E DOVE FUNZIONA

Where are U  è l’app ufficiale per l’emergenza collegata alle Centrali Uniche di Risposta (CUR) del Numero Europeo d’Emergenza 112. Il 112 infatti è il numero dedicato all’emergenza scelto dall’Europa, a cui inviare richieste di aiuto per l’intervento di Forze di Pubblica Sicurezza, Vigili del Fuoco e Soccorso sanitario. Anche se ancora non è totalmente efficiente in alcune aree, Where Are U è uno strumento molto utile alla portata di chiunque abbia uno smartphone e non disponga di altri strumenti quali il telefono satellitare o dispositivi analoghi. Inoltre è di grande aiuto quando chi è in difficoltà ma sa dire esattamente dove si trova o non è in condizioni di comunicare la propria posizione.

Al momento sul territorio italiano è in funzione in Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, nelle province di Trento, Bolzano, Roma, Agrigento, Catania, Caltagirone, Enna, Messina, Siracusa e Ragusa.

I suoi plus dunque, sono l’immediatezza e la capacità di localizzazione immediata della nostra posizione, e tuttavia bisogna tenere conto che l’app è vincolata al segnale telefonico unitamente a quello del traffico dati (3G, 4G, LTE, ecc). II segnale GPS dell’operatore telefonico deve essere attivo, viceversa saremo in grado di effettuare comunque la chiamata alla centrale operativa (a patto di avere almeno la copertura telefonica) e l’app rileverà l’ultima posizione richiesta dall’utente in cui la copertura del segnale GPS era disponibile.

 

Where are U – L’App
COME FUNZIONA WHERE ARE U:
  1. Identificazione e visualizzazione immediata su smartphone (con segnale gps attivo) della posizione con indirizzo (se disponibile) e relative coordinate riferite a latitudine/longitudine/quota. Visualizzazione della stessa su mappa cartografica nella schermata iniziale.
  2. Possibilità di chiamata voce immediata al numero di emergenza europeo 112 tramite tasto centrale con condivisione automatica della posizione solo nelle aree in cui il servizio è già attivo (consultabili nella app stessa).
  3. Possibilità di chiamata silenziosa con tasto dedicato a fianco di quello principale con preselezione del tipo di intervento richiesto all’operatore (incendio, soccorso medico, pubblica sicurezza).
  4. Possibilità di inserire dati personali in apposita scheda pre-caricata da comunicare all’operatore quali: nome e cognome dell’utente, genere, data di nascita, lingua preferita, numeri ICE (numeri di emergenza di eventuali famigliari/conoscenti – visibili immediatamente all’operatore nel momento della chiamata d’emergenza)

 

Tutti gli accorgimenti sopra descritti, combinati con un adeguato utilizzo di telefono cellulare fino ad un eventuale dispositivo satellitare che aumenta sensibilmente la probabilità di trasmettere la nostra posizione e quindi le chances di una corretta localizzazione da parte degli operatori del soccorso, sono la base per una corretta prevenzione degli incidenti in montagna ed un’eventuale scongiurata richiesta di soccorsi tempestivi. Una rapida e sicura evacuazione della zona in cui è avvenuto l’incidente infatti, aumenta la probabilità di una buona riuscita dell’intervento di soccorso.

 

IN CASO DI ERRORE

E se schiacciamo il pulsante della App per sbaglio? Personalmente mi è capitato. Mi trovavo sul treno nella tratta tra Lecco e Sondrio e il telefono era in borsa senza blocco tasti, così senza accorgermene ho cliccato sulla App e lanciato la richiesta di aiuto. In pochi secondi sono stata richiamata dal numero d’emergenza: l’operatore, che aveva localizzato la mia posizione e aveva intuito che poteva trattarsi di un falso allarme, mi ha subito chiesto se stavo bene e se c’era stato un errore. Dopo essermi scusata in tutte le lingue per il disturbo ho chiuso la telefonata, in imbarazzo per l’errore, ma rincuorata dall’esistenza di un servizio così efficiente e speranzosa che in futuro possa funzionare su tutto il territorio nazionale.

 

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